02 NOV – Un trattamento non farmacologico e non invasivo si propone come nuova soluzione terapeutica per le persone con sintomi gravi di disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
i tratta della terapia a luce blu, oggetto di studio pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience da un team dell’University of Arizona College of Medicine, guidato da William Killgore.
Il team americano ha condotto una valutazione della terapia con esposizione, di giorno, alla luce blu di individui con livelli significativamente alti di sintomi associati a PTSD. L’obiettivo dello studio era quello di capire se la terapia con luce blu potesse migliorare il sonno e i sintomi legati allo stress.
I 43 partecipanti sono stati esposti al mattino a 30 minuti di luce blu per sei settimane, mentre il gruppo di controllo, 39 persone, è stato esposto a luce ambrata brillante.
Dai risultati è emerso che chi riceveva la terapia con luce blu non solo dimostrava un miglioramento significativo della gravità dei sintomi del PTSD, ma riferiva anche un miglioramento a livello di sonno e mostrava un aumento dell’estinzione delle memorie che innescano il disturbo.
Di contro, i partecipanti che ricevevano la terapia con luce ambrata brillante non mostravano gli stessi effetti, soprattutto a livello di memoria, e subivano piuttosto un ritorno dei ricordi originari della paura. “Il trattamento a luce blu fatto al mattino migliora il sonno, la gravità dei sintomi e la ritenzione di paura di estinzione della memoria nel disturbo di stress post traumatico”, conclude William Killgore, primo autore dello studio.